SCRIVERE LA MODA.
IDEOGRAMMI SU UN ABITO DI CARTA WASHI

L’omaggio di Lineapiù Italia alla cultura giapponese

Lineapiù Italia esplora costantemente il punto di confine tra innovazione tecnologica e manifatturiera, suggestione artistica e dimensione estetica dei filati. Fino a lavorare con una materia ricca di fascino come la carta, quasi a testare i limiti nella creazione dei filati, che si evolvono nella loro struttura pur mantenendo aspetto e spirito artigianali.

È il caso di due filati che mettono in mischia la più nobile carta giapponese abbinandola a una viscosa per farne una sottile rafia dal look naturale, filati che paiono strisce su cui scrivere nuove pagine della moda in maglia.
L’esistenza di un filo di carta genera infatti la suggestione di poter indossare un abito di carta, che è un po’ come potere abitare un libro, vestirne le pagine.

Un abito da scrivere, un abito da leggere, un abito su cui illustrare una storia. Un abito capace di raccontare con la propria estetica, di emozionare con la versatilità della propria materia.
Utilizzando questi filati in carta tessile, la stilista Naira Khachatryan ha creato un abito per dare forma e struttura al desiderio di femminilità. In un percorso di risignificazione dell’abito, l’artista Federico Paris interviene utilizzando l’arte della calligrafia giapponese shodō per arricchire di segni grafici e messaggi quella trama di maglia, alimentando nuovi livelli di racconto nel rapporto tra materia, decorazione e messaggio.

Impresse sull’abito sono una serie di parole che espriono il DNA di Lineapiù Italia, un invito a riflettere sui valori che ispirano il lavoro di ogni giorno: ascolto – rispetto – innovazione – cultura – qualità – creatività – coraggio – determinazione – sostenibilità – solidarietà.

ph. DAVIDE CETTA

decorazioni abito: FEDERICO PARIS